venerdì 3 ottobre 2008

ANCORA TRAMVIA

CHIMERE TRANVIARIE

Secondo un calcolo ottimistico dell’Amministrazione comunale, e sempre se Bondi darà il via ai progetti definitivi delle Linee 2 e 3, nell’autunno prossimo dovrebbe essere messo in cantiere il famoso incrocio Belfiore, Redi, Marcello.


In base a questo progetto, di cui sono stati appena prodotti nuovi rendering, la linea 2, dopo aver attraversato il Mugnone all’altezza di via Zeffirini e percorso il piazzale della nuova Stazione Alta Velocità, si “immergerebbe” nel rilevato ferroviario della ex-area Squadra di Rialzo, per poi, una volta giunta a livello della strada, “passare attraverso” la palazzina del Mazzoni ed entrare in via Guido Monaco.

La palazzina costruita da Angiolo Mazzoni nel ’33-’34, faceva parte di quel “paesaggio ferroviario” realizzato dallo stesso architetto insieme al fabbricato viaggiatori del Gruppo toscano e comprendente le Officine della Squadra di Rialzo, la Centrale termica, la mensa del Dopolavoro Ferroviario, rampe e muri lungo via Alamanni e le stesse pensiline della stazione.
La guerra danneggiò gravemente l’edificio che negli anni ’50 fu ricostruito sopraelevandolo di un piano e chiudendo le strisce vetrate di ispirazione futurista che lo caratterizzavano in facciata. Ciò nonostante, anche in vista di un futuro ripristino, fin dal 1992, il fabbricato fu vincolato dalla Soprintendenza. Tanto che, in occasione del concorso per la costruzione della Stazione AV a Belfiore, fu sulla base del vincolo sulle Officine e sulla palazzina che venne respinto il progetto Zevi.

L’esistenza di questo vincolo non ha però impedito di allungare, fin dalla prima stesura del progetto, e senza che la Soprintendenza avesse niente da obiettare, la lista ormai lunga di sciocchezze progettuali che hanno sempre caratterizzato la costruzione di questa tramvia (insieme a ritardi, incapacità gestionale ed enormi disagi per i cittadini).

Infatti:

- come si pensa di conciliare il vincolo conservativo con l’alterazione radicale dell’edificio?

- che senso ha il ripristino della sua condizione originaria, così come appare nel rendering, se poi gli si fa passare in mezzo un tram?

Non sarebbe stato meglio cambiare il progetto della tramvia invece di stravolgere la città per farcela passare?

L’aspirazione dei progettisti di questa grande opera di “cambiare i connotati alla città” non riguarda solo gli edifici, ma anche lo stesso tessuto vitale di Firenze e la sua immagine consolidata.
Infatti, man mano che procederanno i lavori, i Viali di circonvallazione del Poggi perderanno la loro identità, così come già è avvenuto in Piazza Vittorio Veneto, come sta +è già avvenuto attorno alla Fortezza da Basso e come avverrà nella parte orientale della città.
Mentre in tutto il mondo si rimuovono le autostrade urbane costruite negli anni ‘50 e ’60, a Firenze si trasformano i Viali in autostrade.
E tutto ciò per fare un’opera, la tramvia, che come un pesce, è sempre più impigliata in una fitta rete di errori progettuali.

FERMIAMOLI PRIMA CHE FACCIANO ALTRI DANNI !

COME CHIESTO DAI CITTADINI, SUBITO UNA MORATORIA PER LE LINEE 2 E 3 DELLA TRAMVIA!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Siamo seri. Le tramvie vanno costruite SUBITO e PRIORITARIAMENTE.
altrimenti sicontinuerà tutti ad andare uin macchina.
Anzi, ci vorrebbero altre 5 linee!
E' l'unica cosa su cui non si può attaccare una giunta che ne sta facendo di tutti i colori in talmente tanti altri campi che sarebbe più difficile sparare sulla crece rossa...
Aldo