venerdì 26 settembre 2008

ACCADE A NOVOLI

IL MOSTRO DI FIRENZE [1]

Una multisala:
con 7 schermi, 1400 posti e 750.000 spettatori/anno

Un centro commerciale:
con 120 negozi e 1.500.000 visitatori/anno

7.000 posti auto

oltre due ettari di superficie

Una “Superficie Utile Affittabile” di 45.000 mq.
alla quale sono da aggiungere
servizi - corridoi - ingressi - parti in comune...

Sono queste le dimensioni del colossale centro commerciale con multisala annessa in costruzione nell’Area ex FIAT di Novoli, la cui apertura è prevista nel marzo del 2009.
Per avere idea di che cosa stiamo parlando, si pensi che il centro commerciale dei Gigli a Campi comprende 90 negozi e che la Multisala del Warner Village attira 650.000 spettatori/anno.

Il Multiplex darà il colpo di grazia alle ultime sale cinematografiche del Centro e anche ad alcune residue sale periferiche come il Flora, l’Adriano e il Manzoni. Renderà più difficile l’accessibilità al cinema per gli anziani, tra i più affezionati frequentatori di sale di quartiere. Inoltre segnerà la fine di numerosi esercizi commerciali dell’area.
Il carattere dirompente di questa “bomba a grappolo” urbanistica è accresciuto dalla sua collocazione sul margine di una rotatoria, in un quartiere già problematico e recentemente appesantito da interventi errati.
Ricordiamo che la variante al Piano di Recupero di Novoli del 2001 venne presentata per riorganizzare gli spazi dei parcheggi e, dopo aver portato da 4 a 5 piani il limite dei fabbricati prospicienti il Parco, introdusse nella U.M.I. F (Unità Minima di Intervento) un Centro Terziario Polivalente a destinazione generica. Definizione questa che permetteva astutamente di eludere la Conferenza dei servizi, necessaria per interventi quali quello del Multiplex, per autorizzare il quale è bastata una DIA (Denuncia di Inizio Attività).
Sarebbe infine da ricordare che le linee guida di Leon Krier, l’architetto che aveva redatto il Piano di Recupero di Novoli, consentivano le destinazioni commerciali solo al piano terra degli edifici residenziali, proprio per scongiurare interventi del genere, di forte impatto urbanistico e in contrasto col piano del commercio.

Se ce ne fosse ancora bisogno ecco un’altra dimostrazione
della irresponsabilità DELL’AMMINISTRAZIONE DOMENICI
E della SUA sottomissione alle ragioni dei costruttori
e degli speculatori immobiliari.

SOSTENIAMO LE RAGIONI DEGLI ESERCENTI CINEMATOGRAFICI
E DI CHI SI OPPONE ALL’OLIGARCHIA DEI COSTRUTTORI

Chiediamo la sospensione dei lavori e che si faccia piena luce su questa inquietante vicenda.

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