Quaderno n. 3 - Scarica il file
ATTENTI AL PIANO STRUTTURALE
Osservazioni critiche sul Piano Strutturale di Firenze
INTRODUZIONE - Mario Bencivenni - Antonio Fiorentino
In questo terzo quaderno raccogliamo le osservazioni sul nuovo Piano Strutturale del Comune di Firenze, adottato nel luglio 2007, che sono state presentate da cittadini, associazioni ambientaliste e comitati di cittadini.
Firenze, tra le città toscane, giunge con grave ritardo a definire le nuove modalità di pianificazione territoriale. Una prima versione del Piano Strutturale, adottata nel 2004, fu infatti ritirata a seguito delle aspre critiche sia da parte di organismi istituzionali quali la Regione Toscana, che segnalava carenze dei contenuti conoscitivi, errori grossolani e incerta applicazione della normativa di settore, sia da parte di cittadini, comitati, associazioni ambientaliste, anche nel corso del Forum partecipativo svoltosi nel 2005.
Dopo due anni di gestazione è stata presentata una nuova versione che, in maniera gattopardesca”, si presenta come innovatrice, ma in realtà non modifica niente di sostanziale; anzi, lo svuotamento della pianificazione pubblica risulta ancora più deciso. Restano le “invarianti programmatiche” che, però, hanno cambiato il nome in “Elementi strategici non negoziabili”. Sono confermate anche alcune scelte respinte durante il forum, come il cosiddetto “Tubone”; viene intanto annunciato che il futuro Regolamento Urbanistico di Firenze sarà definito sulla base del cosiddetto “Pubblico Avviso”, cosicché la pianificazione pubblica finirebbe per limitarsi alla semplice registrazione delle proposte di trasformazione edilizia e urbanistica sollecitate o indicate dai privati.
Nonostante l’assenza di risposte concrete a tutte le precedenti osservazioni, i Comitati e le associazioni non si sono sottratti al compito di presentare nuovamente, secondo quanto previsto dalla legge regionale, le osservazioni dei cittadini al nuovo Piano strutturale. Qui le pubblichiamo integralmente, ritenendo inoltre che queste problematicità abbiano un significato non solo amministrativo, ma anche politico, di rilevanza nazionale. L’atteggiamento di non ascolto da parte della politica tradizionale delle istanze reali che giungono dal basso (ed è quella la vera antipolitica), le scelte degli amministratori locali in direzione della svendita del bene comune del territorio urbano, della violenza al paesaggio, all’ambiente, ai beni culturali, alla salute dei cittadini (praticate in nome di una falsa “modernizzazione”) rappresentano una “cultura” diffusa alla quale ci si deve contrapporre con una denuncia tutta politica in campo nazionale.
Il Quaderno n. 3 è in vendita presso:
Libreria Alfani Via degli Alfani 84/86 R - Firenze
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