Quaderno n. 2 - Scarica il file
LO SCAMBIO INEGUALE
Ricchezza privata e povertà pubblica nel “Programma 20.000 abitazioni in affitto” a Firenze
ALCUNE NOTE DI PRESENTAZIONE
Mario Bencivenni, Antonio Fiorentino
I Comitati dei Cittadini Firenze proseguono, con questo secondo Quaderno, la propria azione di ricerca, di divulgazione e di proposta intorno ai temi della odierna condizione urbana a Firenze e
nella sua area metropolitana.
In questo Quaderno, col prezioso e qualificato contributo di Marvi Maggio, si analizza il modo con cui Regione Toscana e Comune hanno preso parte al Programma ministeriale denominato "20.000 abitazioni in affitto", attraverso il quale hanno tentato di dare una prima risposta al problema dell’emergenza abitativa a Firenze, dove il modello urbano vincente, fondato sull’esaltazione della rendita fondiaria, ha reso ancor più drammatica una situazione diffusa.
A Firenze, in seguito a un bando pubblico emanato dal Comune, alcuni operatori privati hanno presentato delle proposte, e tra queste il Comune ne ha accettate nove, per la realizzazione di circa 368 appartamenti in affitto ridotto e 292 in vendita.
Le aree urbane su cui costruire gli alloggi sono state individuate dagli stessi operatori mentre l'Amministrazione Comunale, rinunciando al proprio ruolo di soggetto attivo nei processi di pianificazione, si è limitata ad accettare le proposte impegnandosi a modificare le destinazioni delle aree individuate.
In seguito a questa scelta, numerose aree di grande pregio ambientale, inserite nel Parco storico della collina e dell’Arno, numerose aree agricole ancora utilizzate, aree destinate a servizi pubblici di quartiere e a carattere generale, un’area artigianale occupata dal Centro sociale autogestito “ex Emerson”, sono state dichiarate, con il pretesto della locazione agevolata, EDIFICABILI. Ancora una volta tutto ciò è avvenuto mediante l’uso delle Varianti al PRG, che di fatto vanificano ogni timido tentativo di pianificazione del territorio.
È stato attuato un ingiustificato consumo di suolo, distruzione di qualità ambientali, sovraccaric demografico funzionale in aree già sature, nonostante che la Legge urbanistica regionale disponga che “nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali sono consentiti esclusivamente qualora non sussistano alternative di riutilizzazione e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti”.
La realizzazione di questo programma ha sollevato perplessità e proteste da parte di comitati e di singoli cittadini; si è prodotta, ad esempio, una forte mobilitazione di alcuni residenti di Via di Soffiano e di Via Arnoldi per impedire che in un’area collinare di pregio paesaggistico venissero costruiti due palazzi di tre piani fuori terra.
Il Quaderno n. 3 è in vendita presso:
Libreria Alfani Via degli Alfani 84/86 R - Firenze
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