venerdì 18 luglio 2008

MILANO DA MORIRE

Milano, specchio d’Italia: un’inchiesta durata un anno, piena di verbali e documenti mai prima trapelati nelle cronache, svela il malessere profondo di quella che fu la “capitale “morale”. E l’ombra di una seconda Tangentopoli, forse peggiore della prima perché coinvolge anche i semplici cittadini: è il business miliardario dei parcheggi anti-smog, 200 terreni pubblici affidati a imprese edilizie legate ai partiti di destra e sinistra, che stipendiano direttamente i controllori inviati dal Comune per sorvegliare i loro cantieri, fra gare d'appalto dove compaiono anche verbali alterati.
Migliaia di milanesi sborsano prezzi raddoppiati per box-auto mai costruiti, o sono costretti a pagare per i danni causati ai loro palazzi. Mentre il traffico strangola la città, l’inquinamento sfonda tutti i limiti fissati dall’Unione Europea, e Comune e Regione ammettono nei loro documenti riservati di aver comunicato per anni ai cittadini dei dati erronei sulle polveri sottili.

Il malessere riguarda anche l’istruzione e i servizi sociali, dove le nomine sembrano dettate solo dalla politica: infatti scuole e asili sono stati affidati a una persona scacciata dalle Asl della Calabria per storie di buchi contabili, e accusata pubblicamente da Francesco Fortugno, il leader regionale ucciso dalla 'ndrnagheta.
Ma si ammala anche la sanità: 8 grandi ospedali sotto inchiesta per rimborsi gonfiati o estorsioni ai pazienti, 11 medici lasciati a “curare” i milanesi di notte o nei giorni di festa, quando invece i dottori della guardia medica dovrebbero essere almeno 60 o 70. E dulcis in fundo, il ticket sanitario più caro d’Italia,. mentre si cerca di appaltare ai privati perfino i servizi di pronto soccorso..
Milano, per fortuna, è molte altre cose: per esempio, la capitale italiana del volontariato e della ricerca universitaria. Una grande città, che soffre ma non muore. Questo libro raccoglie il suo grido. Perché se Milano si arrende, si arrende l’Italia.

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