venerdì 18 luglio 2008

FARE CITTA'

L'intimità della «piazzetta» e l'invasione dei tavolini, gli sfratti e le occupazioni, il campetto di calcio e le feste extracomunitarie, la bottega di Lucio e il dilagare dei bed & breakfast… C'è conflitto, nel centro storico di Roma, conflitto materiale ma anche politico e simbolico. Il rione Monti, l'antica Suburra ancora orgogliosa della sua autonomia, è soggetto da anni alla duplice pressione di una crescente presenza turistica e di una progressiva trasformazione in zona abitativa trendy. Non senza conflitti tra «vecchi abitanti» e nuovi «utenti», tra chi vive il quartiere e chi lo usa, tra difesa del senso dei luoghi e valorizzazione immobiliare.Fare città, nato da una ricerca sul campo durata cinque anni, propone un approccio innovativo alla progettazione urbanistica a partire dai vissuti degli abitanti e dalla loro quotidianità. Un approccio narrativo che valorizza le storie di vita e le storie dei luoghi, gli immaginari e i valori simbolici, la costruzione di senso collettiva, per riannodare il rapporto tra città di pietra e città vivente e ripensare le politiche urbane.

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