mercoledì 30 luglio 2008

CEMENTIFICAZIONE DELLA PIANA DI CASTELLO

"Castello, sbagliato il progetto della scuola dei marescialli"
Il collegio arbitrale: insufficiente la protezione sismica
di Franca Selvatici

da "la Repubblica" del 30 luglio 2008

Una imponente opera pubblica. E un colossale pasticcio. La Scuola Marescialli dei Carabinieri, che sta sorgendo fra mille controversie nell´area di Castello, potrebbe non essere collaudata al termine dei lavori. Un collegio arbitrale ha infatti stabilito all´unanimità che il progetto predisposto dal Ministero delle infrastrutture era sbagliato, perché alla struttura sarebbe stato necessario applicare un più elevato coefficiente di protezione sismica. Inoltre, per aver deciso di portare comunque avanti l´opera sulla base del progetto originario, il Ministero delle infrastrutture rischia - a meno che la corte d´appello di Roma non ribalti il lodo arbitrale - di spendere oltre 100 milioni di euro in più rispetto all´importo di 190 milioni stabiliti al termine delle gare d´appalto vinte nel 2001 dalla Baldassini Tognozzi Pontello (Btp). Al momento della firma del contratto, l´8 ottobre 2001, fu allegata una «appendice riservata» contenente un decreto del ministero della Difesa che dichiarava l´opera «segreta nell´interesse della sicurezza dello Stato» e «destinata ad assolvere, in aggiunta alle precipue funzioni formative e didattiche, fondamentali compiti di presidio della difesa dello Stato». Inoltre nel capitolato speciale di appalto si affermava che «l´appaltatore è tenuto alla piena osservanza... delle norme di legge, con particolare riferimento a quelle relative alla sicurezza... e alle costruzioni in zone sismiche». Dopo una prima serie di controversie, risolte con una transazione, la consegna dei lavori avvenne il 22 marzo 2004. A quel punto la Btp, nell´elaborare il progetto costruttivo strutturale, verificò che nel progetto predisposto dal ministero era stato applicato all´opera un coefficiente di protezione sismica pari a 1,0. Un decreto ministeriale del 1984 fissa le norme tecniche relative alle costruzioni in zone sismiche (e Firenze è zona sismica). Per le opere «la cui resistenza sia di importanza primaria per le necessità della protezione civile», come le caserme e gli ospedali, deve essere applicato il coefficiente 1,4. Per «gli edifici soggetti a particolare affollamento», come le scuole, le chiese, le sale di spettacolo e di riunione, gli impianti sportivi, le stazioni, gli aeroporti, deve essere applicato il coefficiente 1,2. Il coefficiente 1,0 vale per tutte le altre opere.
Convinta che la Scuola marescialli sia equiparata a una caserma, con conseguente applicazione del coefficiente più alto, la Btp propone al ministero di adeguare il progetto, con una maggiore spesa di 10 milioni di euro. Nasce un fitto carteggio, al termine del quale - dopo qualche incertezza - il 21 marzo 2005 il direttore generale del ministero delle infrastrutture Celestino Lops fa sapere che «l´opera non abbisogna allo stato di alcuna variante». Di fronte all´ordine di mandare avanti i lavori, l´impresa chiede un arbitrato. Il collegio, formato dall´avvocato dello Stato Vincenzo Nunziata (nominato da impresa e ministero), dal professor Federico Tedeschini (indicato dal ministero) e dal professor Stefano Vinti (designato dalla Btp), si costituisce il 14 novembre 2005. All´epoca sono passati 4 anni dalla firma del contratto e si può comprendere l´ansia del ministero di vedere portati avanti i lavori. Ma l´ansia, a volte, fa compiere errori che possono rivelarsi fatali. Mentre il procedimento arbitrale è già incardinato, il direttore del ministero Lops dà avvio a una nuova gara di appalto, per l´esattezza a una procedura di «esecuzione in danno» dell´intero progetto mediante gara informale a rialzo libero. Vince Astaldi, con un prezzo di 261 milioni di euro (71 milioni di euro in più rispetto al prezzo dell´originario appalto). Il 21 giugno 2006 la consulenza tecnica d´ufficio disposta dal collegio arbitrale stabilisce che il progetto del ministero è sbagliato, che il coefficiente di protezione antisismica da applicare sarebbe stato 1,4 (caserma), o al limite 1,2 (scuola), ma mai 1,0, e che l´impresa non poteva eseguire quel progetto. Il collegio arbitrale si riunisce il 27 luglio 2006. La Btp offre una transazione. Il ministero non la accetta. Il 4 agosto 2006 viene firmato il contratto con Astaldi. Il 27 luglio 2007 il collegio arbitrale deposita il lodo. All´unanimità i tre arbitri (incluso quello di nomina ministeriale) danno ragione alla Btp, dichiarando legittima la risoluzione del contratto per colpa del ministero e illegittimi i provvedimenti di esecuzione dei lavori in danno dell´impresa e riconoscendo alla Btp danni per circa 28 milioni di euro. Dopo il deposito del lodo, Btp propone una nuova transazione, ma ancora una volta senza successo. Il Ministero presenta ricorso alla Corte d´appello di Roma. Intanto Astaldi ha portato avanti i lavori. Con una immensa incognita: poiché il coefficiente di protezione antisismica è quello previsto nel progetto originario, sarà possibile, alla fine, collaudare la uova Scuola marescialli?
(30 luglio 2008)


Per l'Arma balconate, colonne e cilindri
Due enormi rettangoli di cemento nuova porta di Firenze
di Ilaria Ciuti

Una cattedrale nel deserto. E´ la scuola marescialli dei carabinieri che sta sorgendo tra le auto, le sterpaglie e gli aerei di viale XI Agosto, via di Montione e l´aeroporto. Se esci o entri in città da quella parte, non c´è scampo, la vedi.La sterminata nuova massa di cemento e mattoni appare come uno strano imponente fantasma. Non te ne eri accorto fino a poco tempo fa. Eri abituato a considerare quello spazio vuoto. Poi all´improvviso sei tornato dalla Firenze-Mare, sei andato a accompagnare qualcuno a Peretola, sei sceso con l´aereo. E all´improvviso sei rimasto esterrefatto nel vedere quegli immensi cilindri di cemento bucherellato, balconate di mattoni, colonne a sfare che sono già stati tirati su nel primo immenso edificio. Ma non basta, se ti inoltri nella piana scopri che a una notevole distanza c´è un´altra costruzione.Dunque i giganti sono due, non uno. Il secondo è già completo di ossatura, mancano tutte le rifiniture, sembra un rettangolone irregolare, esteso per metri e metri quadri e fatto di vari edifici sfalsati in posizione e altezza: andando o venendo dall´autostrada o dall´aeroporto è più indietro e dunque si vede meno. Altro che cupola del Duomo surclassata dal Palagiustizia. La nuova Scuola marescialli dei carabinieri, quanto a immensità, vince tutti. E diventa la nuova porta di Firenze, progettata dal ministero infrastrutture, pagata dal ministero degli interni, data in uso all´arma dei carabinieri. Siamo andati ieri a vederlo questo gigante solitario ma ormai quasi una forma di continuità tra la città, l´aeroporto e l´inizio dell´autostrada, stampato nel sole di fine luglio ai piedi delle colline di Castello e Sesto. L´entrata del cantiere dà su viale XI Agosto e si trova proprio davanti al campo rom dell´Olmatello e al deposito e rifornimento dei bus a metano dell´Ataf. Dentro alla grande area del cantiere sorgono ben distanziati l´uno dall´altro i due enormi edifici, quello con i cilindroni più vicino allo snodo dell´autostrada e il grande rettangolo irregolare più indietro, delimitati da vialoni, ex stradine di campagna e scali aeroportuali. Da un lato c´è viale XI Agosto con il suo traffico continuo e ostinato, sul dietro, proprio confinante con il secondo edificio, c´è la stretta e tortuosa via di Montione i cui cespugli ormai incolti ricordano il tempo in cui lì era campagna tanto che poco più in là è rimasta anche l´ultima casa colonica, e sull´altro lato basta traversare la strada per scontrarsi con l´area dell´aeroporto e gli aerei che atterrano e decollano. Non è raro trovare persone attaccate alla rete per osservare tutto questo traffico dei cieli.
Ecco come appare la scuola dei marescialli: un gigante nei campi di sterpaglia ingiallita dal caldo dell´estate. Se lo vuoi osservare da vicino ci arrivi girando in viale XI Agosto da viale Guidoni ma per averne un´idea basta molto meno, lo si vede da qualsiasi parte. Ma avviciniamoci. Fuori dal primo edificio, il «lotto A», quello dei cilindroni che poi saranno i vani delle scale, c´è un grande cartello con il rendering di come verrà quel lotto a cose finite, dice che la costruzione è stata finanziata il 18 gennaio 1992 e che il contratto con la ditta costruttrice Astaldi è stato stipulato nell´agosto 2006 per un importo netto di 243.272.042,96 euro, che i lavori sono stati consegnati il 31 maggio 2006 e saranno finiti il 16 maggio 2011. Più giù, in direzione Sesto, il cartello del lotto B riproduce, anch´esso, il rendering di quell´edificio che sarà soprattutto destinato alle residenze degli ufficiali, delle loro famiglie, dei professori. Ripete le date dell´altro ma dichiara un importo aggiuntivo al primo di 26.994.066,96 euro tutto compreso, anche le spese per al sicurezza, e dice che la fine dei lavori è prevista per il 24 luglio 2009.Entri nel cantiere. Ci sono macchine parcheggiate fuori, altre che vanno e vengono, camioncini che entrano. Anche alle 13 del 29 luglio si lavora. Subito, girando appena a sinistra, ti trovi davanti il primo blocco, quello dei cilindroni per intendersi, più tecnicamente detto lotto A e che sarà la vera e propria scuola con annessi e connessi. Se invece vai verso destra, verso la collina per intendersi, vedi il secondo blocco, il lotto B, il famoso rettangolone fatto in modo un po´ tortuoso e sagomato come la stradina che lo delimita da dietro. Hai l´impressione che lì le residenze siano quasi finite. In ogni caso mentre nel primo blocco ci sono pilastri, cilindri, colonne, si indovinano grandi entrate, grandi spazi, hall e aule di ogni tipo, nel secondo tutto sembra più piano, meno ambizioso, ma non meno immenso.

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http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Castello-sbagliato-il-progetto-della-scuola-dei-marescialli/1494731

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