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domenica 25 settembre 2022
giovedì 7 aprile 2022
giovedì 29 luglio 2021
Campo di Marte. Sarà vera riqualificazione?
Gli Interventi previsti per il Q2 relativi alla mobilità, alla viabilità e alla sosta (tranvia e parcheggi) e di indirizzo urbanistico che riguardano l’area di Campo di Marte, la zona sportiva ed in particolare lo stadio con le nuove funzioni ad esso connesse, legittimano notevoli interrogativi da parte dei cittadini sull’impatto che tali trasformazioni avranno sul quartiere e se esse costituiscano o meno un processo reale di riqualificazione urbana, così come viene asserito dagli Amministratori comunali.........
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https://www.perunaltracitta.org/2021/07/26/firenze-il-quartiere-2-e-la-falsa-riqualificazione/
domenica 16 maggio 2021
Il paesaggio della Badia Fiesolana e le sue ferite
La Badia Fiesolana e la sua storia
Un tempo, non molto lontano, era impossibile percorrere la vecchia Via Faentina fino al Ponte sul Mugnone senza rimanere colpiti dalla varietà e dalla bellezza del paesaggio circostante, rimasto quasi intatto nei secoli. E ammirare questo versante delle colline fiesolane che si affaccia sulla stretta valle del Mugnone, con in alto il convento francescano, dominante su una parete che a nord precipita dirupata sul complesso di Fontelucente e poi giù fino al fiumicello a formare una gola con gli scaglioni rocciosi del Monte Rinaldi; invece verso sud si distende su erti pendii, meno scoscesi, popolati di case e di ville contornate di cipressi, di vigne e oliveti, che digradano fino al fondo valle.
venerdì 12 marzo 2021
Solidarietà all'associazione Italia Nostra
Il comitato San Salvi chi può ha espresso solidarietà e vicinanza al Prof. Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze, "oggetto di offese e di minacce di una violenza inaccettabile per un paese civile" dopo che l'associazione ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica in merito al Campus Viola di Bagno a Ripoli.
Il comitato San Salvi chi può ribadisce ancora una volta la propria decisa contrarietà a questo progetto, come più volte ha denunciato:
https://www.perunaltracitta.org/2020/07/05/la-fiorentina-a-bagno-a-ripoli-e-il-sacrificio-di-25-ettari-di-campagna-pregiata/
sabato 27 febbraio 2021
Trent’anni di vergogna per il recupero di San Salvi
Altro nostro intervento su "La Città invisibile": Trent’anni di vergogna per il recupero di San Salvi
Un nuovo e urgente piano di recupero di San Salvi, da inserire nel prossimo Piano operativo 2020-2025, è quanto promette .... (continua)
sabato 8 agosto 2020
martedì 21 luglio 2020
lunedì 16 marzo 2020
Consumo di territorio nella Piana di Bagno a Ripoli
sabato 7 marzo 2020
Costa San Giorgio
sabato 22 febbraio 2020
Articolo
mercoledì 19 febbraio 2020
domenica 26 gennaio 2020
ASSEMBLEA CITTADINA
mercoledì 22 gennaio 2020
Presentazione
sabato 11 gennaio 2020
giovedì 28 marzo 2019
martedì 13 novembre 2018
Il parco di San Salvi Le sue reali dimensioni, le sue potenzialità
lunedì 16 aprile 2018
Contro la vendita del Deposito ATAF di Firenze
Leggi per approfondire
Invitiamo a partecipare al presidio
il 4 maggio 2018 alle ore 16,30
di fronte all’ingresso del Deposito sul Viale dei Mille
Partecipano ad oggi:Comitato San Salvi chi può, San Salvi per tutti, CUB sanità Fi, PRC Fi, Comitato No Tunnel Tav, Confederazione Cobas Fi, USB Fi, perUnaltracittà, Il Melograno, Firenze riparte a sinistra, Potere al popolo-Firenze.
sabato 3 marzo 2018
giovedì 1 marzo 2018
domenica 19 novembre 2017
venerdì 6 ottobre 2017
Alpi Apuane: devastazione ambientale e illegalità nelle cave, parola di Procuratore della Repubblica
Alpi Apuane: devastazione ambientale e illegalità nelle cave, parola di Procuratore della Repubblica
Il quadro reso dai vertici della Procura della Repubblica massese è stato semplicemente drammatico, descrivendo una situazione di incancrenita illegalità ambientale.Il Procuratore .... (leggi tutto)
mercoledì 9 agosto 2017
A proposito del project financing applicato alla sanità e l’intervento tardivo della Corte dei Conti regionale
Continua a leggere qui:http://www.perunaltracitta.
lunedì 3 luglio 2017
Bloccare la vendita del Deposito ATAF di Viale dei Mille a Firenze
Segnaliamo il nostro intervento su "La Città invisibile"
Bloccare la vendita del Deposito ATAF di Viale dei Mille a Firenzedi Comitato San salvi chi può
È infatti parte di quella lista di beni pregiati del patrimonio delle comunità territoriali comprendente tra l’altro ville, palazzi storici, edifici pubblici, che il sindaco Nardella …
mercoledì 12 aprile 2017
A Firenze il Comune è costretto a sospendere la costruzione del mega campeggio di Rovezzano
Con viva soddisfazione apprendiamo il blocco della costruzione del maxi Campeggio di Nave a Rovezzano.
martedì 21 marzo 2017
C’ERA UNA VOLTA IL PARCO FLUVIALE DELL’ARNO...
Oramai i cantieri sono già al lavoro e il campeggio di Rovezzano è in costruzione.... a nulla è servito anche l'intervento di denuncia del nostro Comitato, quando già nel dicembre 2013 con un documento intitolato “Il consumo di suolo c’è eccome” scrivevamo che con il progetto del campeggio, “prosegue la dissennata distruzione degli ultimi lembi di quel paesaggio agrario storico che un tempo cingeva il centro urbano di Firenze. Nei pressi del mulino di San Michele a Rovezzano, infatti, fino a poco tempo fa era ancora visibile una notevole testimonianza della ricchezza agricola che caratterizzava un tempo la magnifica corona rurale fiorentina, con le sue colture promiscue di orti, frutteti e oliveti. Un patrimonio rurale che negli ultimi anni è stato più volte eroso, dall’espansione edilizia, dalla viabilità asfaltata e da insediamenti sportivi, dove però rimanevano ancora degli ettari coltivati, residuali certo, ma per questo ancora più preziosi, che adesso vengono spazzati via dalla installazione di un grande campeggio gestito da una holding privata.
lunedì 20 febbraio 2017
SAN SALVI È DI TUTTI E NON PROPRIETÀ ESCLUSIVA DELL’ASL
lunedì 13 febbraio 2017
LE VERE RESPONSABILITA’ DEL DEGRADO DI SAN SALVI
Circa 30 anni fa, al momento della sua definitiva dismissione, il complesso di San Salvi si presentava ancora intatto: l’insieme dei suoi padiglioni disposti in quella sapiente conformazione ellittica era in ottimo stato di conservazione, così come gli edifici esterni all’ellisse, tra i quali la pregiata Villa Maria.
Il parco storico con il suo viale bordato di lunghi filari di lecci e di tigli secolari, con i giardini e il reticolo dei percorsi interclusi fra gli edifici, punteggiati di macchie di varia specie botanica, e svettanti in alto su tutto i superbi cedri del libano, appariva anch’esso perfettamente integro e accuratamente accudito in tutte le sue parti.
Un grande e rigoglioso polmone verde, incorporato nella città, ad avvolgere e delimitare quello che all’esterno sembrava piuttosto che un ex ospedale psichiatrico un meraviglioso quartiere giardino.
La visione di San Salvi, invece, che si presenta al visitatore di oggi è radicalmente mutata: una parte dei padiglioni risulta in pessimo stato conservativo e bisognosa di un radicale restauro, intere facciate di essi dagli intonaci scrostati, la pregiata Villa Maria ridotta ad un rudere pericolante, un parco malato fortemente impoverito nel suo patrimonio arboreo, complici inquinamento e cambiamenti climatici ma anche una cattiva manutenzione, usato in alcuni punti addirittura come discarica.
L’impressione dominante è di avere gravemente compromesso, causa decenni d’incuria e di mancato intervento da parte dell’amministrazione pubblica, un bene comune d’inestimabile valore per la città; di aver dissipato, un’occasione unica, di restituire fin dagli anni ’80, alla collettività cittadina, un patrimonio storico-architettonico ricco di potenzialità sociali e culturali assieme ad un grande parco, la cui fruibilità avrebbe migliorato sensibilmente la qualità e la vivibilità urbana del quartiere e non solo.
È dunque totalmente fuorviante leggere articoli di stampa che additano il degrado di San Salvi alle occupazioni abusive di anarchici o immigrati, fenomeno, peraltro tipico in tutte le città dove a fronte della mancanza di abitazione e di spazi aggregativi, si danno strutture pubbliche svuotate e inutilizzate, rimuovendo le vere cause di tale degrado. Esse sono riconducibili in toto ai responsabili delle istituzioni pubbliche (Regione, Asl, Comune) la cui visione di San Salvi è ristretta ad una logica puramente immobiliare che prevedeva la vendita di una sua parte significativa, quella che per decenni è rimasta in abbandono in attesa della privatizzazione e che oggi risente del massimo degrado.
Dunque l’insipienza politica, la sconfortante assenza di programmazione urbanistica sono all’origine dell’attuale condizione critica dell’area, specchio emblematico di un destino sovente riservato alla città pubblica e al suo patrimonio. Sono gli stessi poteri pubblici, che hanno sistematicamente ignorato le proteste contro la privatizzazione che provenivano dal basso, le idee di trasformazione e di riuso formulate dai cittadini e dai comitati che da anni si occupano, inascoltati, di San Salvi. E che ancora non è dato sapere se il Progetto Partecipato, finanziato dalla stessa Regione e conclusosi nel 2016, verrà seriamente valutato e accolto dall’amministrazione pubblica.
Il Progetto urbanistico esecutivo approvato dal consiglio comunale del 2007, che prevede l’alienazione di una parte significativa dell’ex-manicomio, sta per scadere; con il risultato che l’azienda sanitaria sembra oramai scartare l’opzione della vendita (anche se non ne possiamo essere del tutto sicuri) e orientarsi verso un riuso dei padiglioni principalmente a fini amministrativi. Una decisione unilaterale che esclude il coinvolgimento della cittadinanza, e che contrasta con le esigenze espresse, di un utilizzo diversificato del complesso, di un alleggerimento del carico urbanistico sull’area che renda possibile un reale godimento di un parco che attende di essere ricostruito come la storia ce lo aveva consegnato.
lunedì 30 gennaio 2017
CITTÀ PUBBLICA VS CITTÀ OLIGARCHICA
Convegno promosso dall’Assemblea dei Comitati Fiorentini e dalla Rete dei Comitati in Difesa del Territorio
- Alberto Asor Rosa, introduzione
- Tomaso Montanari, La progettualità dal basso, la Costituzione, la vita democratica, la città
- Roberto Budini Gattai, Progetto Firenze: privatizzazione e mercificazione
- spazio di discussione e confronto
- Tiziano Cardosi, Mobilità e infrastrutture, il disastro
- Ilaria Agostini, Patrimonio dismesso e habitat urbano
- spazio di discussione e confronto
- Paolo Baldeschi, Vivibilità, movida e turismo vs la città desiderata
- Vezio De Lucia, Le politiche nazionali, quaranta anni di controriforma
- spazio di discussione e confronto
- Alberto Asor Rosa Conclusioni
Rete dei Comitati in Difesa del Territorio
Area ex Fiat Belfiore-Marcello
Area Lupi di Toscana
Beni Comuni Quartiere 3
Cittadini Firenze Oltrarno
Coordinamento 20 Gennaio
Manoiquandosidorme
No Tunnel TAV
Oltrarno Futuro
Palazzuolo Strada Aperta
Palomar. Via Palazzuolo
Piazza Brunelleschi
San Salvi chi Può
Tutela Ex Manifattura Tabacchi
Villa Fabbricotti
giovedì 24 novembre 2016
mercoledì 23 novembre 2016
Territorio e Costituzione
martedì 8 novembre 2016
lunedì 10 ottobre 2016
Comunicato stampa
SAN SALVI A FIRENZE TRA RICHIESTA DI ORDINE E SPECULAZIONE IMMOBILIARE
giovedì 22 settembre 2016
giovedì 7 luglio 2016
San Salvi: che fine fa il patrimonio pubblico
San Salvi: che fine fa il patrimonio pubblico
Passeggiare oggi per San Salvi stringe il cuore. Gran parte del complesso giace in uno stato di deplorevole conservazione, una condizione segnata da troppi anni d’incuria e aggravata dal ....Leggi tutto
lunedì 27 giugno 2016
Articolo originale
L'intervento di Tomaso Montanari:
giovedì 2 giugno 2016
Molto grave e assolutamente da evitare che la modifica al “Decreto trasparenza” abroghi l’obbligo per le amministrazioni pubbliche di rendere note le proposte di trasformazione urbanistica prima che esse siano portate all’approvazione.
La rete delle oltre 1.000 organizzazioni che compongono il Forum nazionale “Salviamo il Paesaggio” (www.salviamoilpaesaggio.it) invita il Presidente della Repubblica e il Governo a rivedere con urgenza un punto fondamentale dello schema di decreto legislativo modificativo del D.Lgs. 14/3/2013 n. 33 (c.d. “decreto trasparenza”) approvato dal Consiglio dei Ministri il 16/5 u.s. e rubricato “revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza …”.Ci riferiamo, in particolare, alla “trasparenza dell’attività di pianificazione e governo del territorio“, attualmente normata dall’articolo 39 del D.Lgs. 14/3/2013 n. 33, di cui pare esserne decisa dal Consiglio dei Ministri la sorprendente abrogazione dell’importante lettera b del comma 1 ....
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sabato 28 maggio 2016
Lunedì 30 alle ore 18.30 noi ci saremo. Vieni anche te?
Nardella, invece di assumersi di fronte alla città la responsabilità dei fatti, sta cercando "colpevoli" in strutture che lui per primo ha il compito di controllare e per cui deve rispondere!
Tutto questo tralasciando la buona manutenzione della nostra città e avvallando e sognando grandi opere, come il Tunnel Tav, che possono far crollare ancora di più la nostra fragile città.
Per questo CI VEDIAMO lunedì 30 maggio, perché il Comune e il sindaco Nardella si assumano con serietà le proprie responsabilità.
Segnaliamo intanto
Dopo la voragine sul Lungarno a Firenze
Sottosuolo fragile e sfruttato
di Vittorio Emiliani
Firenze crolla sul Lungarno, a pochi passi da Ponte Vecchio. Dicono che è tutta colpa di un grosso tubo dell’acquedotto: di ghisa e quindi vecchio, oppure di fabbricazione più recente? In ogni caso il risultato è impressionante. Ancor più impressionante però che appena due settimane fa un gruppo di intellettuali fiorentini - dall’architetto Giovanna Nicoletta Del Buono all’archeologa Lucia Lepore, allo storico Franco Cardini - abbiano sollecitato l’Unesco a inserire Firenze nell’elenco dei “siti in pericolo”. Del marzo del 2015 è un rapporto dettagliatissimo che costituisce un atto di accusa nei confronti delle ultime amministrazioni locali in specie della giunta di Matteo Renzi......
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venerdì 27 maggio 2016
Voragine. Quale sicurezza idraulica a Firenze? L'allarme Mugnone
Voragine. Quale sicurezza idraulica a Firenze? L'allarme Mugnone
«Attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini e buche». Apre così – profetico – il volantino diffuso nei giorni scorsi dalla Protezione civile del Comune di Firenze in preparazione dell’esercitazione “Mugnone 2016”, che si terrà il 28 maggio prossimo in zona Romito-Statuto-Vittoria: una simulazione delle attività di soccorso necessarie in caso di tracimazione del Mugnone.
Forse in seguito a due esposti in Procura in merito alla pericolosità del nuovo ponte sul Mugnone da parte di alcuni cittadini residenti, il Comune mette le mani avanti. Troppo tardi: a lungarno ormai imploso la credibilità è perduta.Il pieghevole del Comune raccomanda inoltre di non trovarsi nei sottopassi durante le alluvioni. Comportamento difficile da tenere visto che il progetto della tramvia, che passa proprio nell’area dell’esercitazione, prevede il sottopasso di un’arteria carrabile di grande traffico come il viale Milton, giusto a pochi metri dal Mugnone, vicino alla Fortezza da Basso. E altri ne prevede il Piano Strutturale.
Sarà bene anche non farsi sorprendere nei numerosi parcheggi interrati che l’amministrazione ha in progetto.
Il Mugnone è un torrente capriccioso, molte volte deviato, sin dall’epoca romana. Malgrado i vari straripamenti, avvenuti anche in tempi recenti, vi è stato da poco costruito un ponte carrabile a quattro corsie, strumentale al passaggio della tramvia, fortemente a rischio per la sua conformazione “a raso”.
La stessa area cittadina sarà poi ulteriormente messa a rischio dal passaggio, poche centinaia di metri a valle, sotto il viale Lavagnini, del doppio tunnel TAV. Il deflusso della falda acquifera, ostacolato dal tunnel ferroviario, dovrebbe essere compensato da sifoni sotterranei. Ma chi ne controllerà l’efficienza? Chi ne effettuerà la manutenzione?
Nel frattempo, il reticolo idraulico fragilissimo della piana alluvionale ad ovest di Firenze sarà riconfigurato per far posto all’aeroporto: l’importante collettore del Fosso Reale, deviato con un improbabile percorso in contropendenza, passerà in botte sotto l’autostrada.
C’è da stare allegri. Speriamo che non piova. O, meglio, che i tanti soggetti attivi che si battono per la tutela del territorio e di chi lo abita riescano con le loro battaglie e i molti buoni argomenti a disposizione a ottenere un'inversione di tendenza nelle scelte urbanistiche e ambientali.
perUnaltracittà-laboratorio politico Firenze
Articolo originale:
http://www.perunaltracitta.org/2016/05/26/allarme-mugnone-quale-sicurezza-idraulica-firenze-la-voragine/
mercoledì 25 maggio 2016
UN’ALTRA MINACCIA PER SAN SALVI E PER IL SUO MARTORIATO PARCO PUBBLICO
sabato 21 maggio 2016
mercoledì 18 maggio 2016
Consumo del suolo, il giurista Maddalena: ‘Ddl governo? Illogico e incostituzionale’
mercoledì 11 maggio 2016
mercoledì 27 aprile 2016
lunedì 25 aprile 2016
IL TRAMONTO DELLA CITTA’ PUBBLICA
IPOTESI INSORGENTI E PRATICHE ALTERNATIVE
intervengono
Francesco Erbani, giornalista e scrittore
Maurizio De Zordo, architetto
introduce Antonio Fiorentino
venerdì 29 aprile - ore 17.30
Chi stabilisce che un edificio, un’area di proprietà pubblica, un mercato rionale,
che definiscono gli assetti della città?
Quali le strategie di riappropriazione dei beni comuni
giovedì 18 febbraio 2016
Se la Toscana rinuncia a difendere i propri beni comuni
Se la Toscana rinuncia a difendere i propri beni comuni
La notizia della svendita di parte del patrimonio pubblico della Regione Toscana, annunciata dal presidente Enrico Rossi nei giorni scorsi, non ci ha colti di sorpresa. Ormai conosciamo le pratiche del centro sinistra, Pd in testa: privatizzare, svendere, controllare il sottogoverno sociale, impedire che i cittadini possano esprimersi attraverso le forme istituzionali loro riconosciute, come nel caso del recente annullamento del referendum sulla Sanità regionale.... (leggi tutto)
Fonte: Il Fatto Quotidiano