5 aprile 2017
Con viva soddisfazione apprendiamo il blocco della costruzione del maxi Campeggio di Nave a Rovezzano.
Con viva soddisfazione apprendiamo il blocco della costruzione del maxi Campeggio di Nave a Rovezzano.
Il Comune di Firenze ha emesso un’ordinanza di sospensione
dei lavori mentre l’assessore Bettarini motiva l’atto per le presunte
irregolarità commesse dai responsabili dei lavori.
Finalmente il
Comune sembra essersi risvegliato dal sonno che con sempre maggiore
frequenza intorpidisce i sensi dell’apparato amministrativo locale, annebbia le
politiche e paralizza i dispositivi di controllo.
Malattia
o insipienza politica e amministrativa
delle giunte di centro sinistra che ormai, da troppi anni, hanno abbandonato la
cura del bene comune?
Non
è un caso essere arrivati alla sospensione dei lavori,
che forse non andavano proprio autorizzati.
È da anni che i cittadini, il nostro Comitato San Salvi chi
può, le opposizioni sia in Consiglio
Comunale che in quello Regionale denunciano con vigore l’occupazione manu
militari di un considerevole tratto della sponda destra dell’Arno,
all’altezza del vecchio Mulino di San Michele a Rovezzano, per costruirvi questo
maxi campeggio, vera e propria ipertrofica cittadella del turismo in riva
d’Arno. Il campeggio è insostenibile sul piano ambientale, estremamente
gravoso il suo carico urbanistico, molto pericoloso sotto l’aspetto del rischio
idrogeologico.
Da anni il
Comune è sollecitato a chiarire le motivazioni di queste concessioni, di
queste scelte che si ritorcono, come al solito, contro gli interessi della
collettività e che di fatto prevedono la privatizzazione di un tratto cospicuo
dell’Arno, in corrispondenza del Lungarno Generale della Chiesa. Miserabili le compensazioni
ottenute!
A chi giova tutto ciò?
I cittadini lo avevano capito fin dall’inizio, si sono subito
sentiti danneggiati a tal punto che un giornale locale nel 2013 titolava
“Abitanti infuriati: troppe incognite, vogliamo vedere il
progetto”, mentre il nostro comitato, sempre nello stesso anno, denunciava il conseguente consumo di
suolo, la distruzione di una pregiata area Agricola e la compromissione del
Parco dell’Arno e dei suoi affluenti.
Sfrontatamente
indifferenti alle sollecitazioni provenienti dalla città,
sia l’amministrazione Renzi
(ricordate la storia farlocca del piano a volumi zero?) che l’amministrazione Nardella, hanno avallato il
trasferimento del campeggio dal Piazzale Michelangelo a Rovezzano, moltiplicandone capienza e capacità
ricettiva.
Il campeggio va così ad occupare una superficie di “7
ettari con 450 piazzole per tende,
camper e roulotte, due piscine, ristorante con terrazza da 1.600 metri quadrati,
campo da calcetto e pallavolo, un parcheggio auto da 200 posti,
supermercato...” (La Repubblica del 18/3/2016).
Riteniamo che questa trasformazione urbanistica, estremamente
pesante nella sua dimensione e nella sua concentrazione di funzioni, debba essere riconsiderata e rimessa in
discussione non solo alla luce delle irregolarità amministrative che
potrebbero emergere dalla “verifica di congruità” che il Comune vorrà
predisporre, ma anche alla luce della richiesta di chiarezza che emerge con forza dalla città.
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