S.O.S. SAN SALVI
UN PARCO DA SALVARE
Petizione lanciata il 15 gennaio 2024 - diretta a Comune di Firenze
Lanciata da Comitato Salviamo San Salvi - San Salvi chi può
CHIEDIAMO QUINDI LA TUA FIRMA
per un NO al nefasto progetto di una nuova viabilità dentro l'area di San Salvi per salvaguardare una delle poche aree verdi in città.
È dunque nel rispetto delle finalità costitutive di un parco pubblico che
SI CHIEDE DI
a. Eliminare anche dal Piano Operativo Comunale la previsione delle due nuove strade in San Salvi e la conseguente maggiore accessibilità veicolare al comparto;
b. Limitare l’ingresso nel complesso di San Salvi unicamente ai mezzi di servizio e ad alcune categorie di utenti, quali gli anziani e i disabili delle strutture sociosanitarie in esso presenti, con sistemi di controllo e regolamentazione adeguati.
c. Ridurre, con opportuni dissuasori, la velocità dei veicoli a passo d’uomo, dando precedenza assoluta ai pedoni.
d. Vietare la sosta permanente nell’area e ricondurre quella temporanea solo alle strette esigenze del servizio che deve essere svolto e, a maggior ragione, vietare la realizzazione di parcheggi interni.
e. Realizzare aggiuntivi accessi pedociclabili e, nell’orientarsi su ciò, valutare in primis quanto proposto dai cittadini col progetto partecipato ufficiale “San Salvi per tutti”.
STORIA E INFORMAZIONE SULLA VICENDA
Attualmente il parco pubblico di San Salvi, istituito ufficialmente nel 2010, pur essendo uno dei più importanti di Firenze non è strutturato e organizzato come tale, inglobando al suo interno una rete viaria e di sosta non regolamentata. Centinaia di automobili invadono quotidianamente il parco e ne saturano gli spazi, snaturando la sua funzione e vocazione di area naturalistica protetta e disincentivando fortemente la presenza e la frequentazione degli abitanti.
Per questo, attraverso il progetto partecipato “SAN SALVI PER TUTTI” (https://partecipa.toscana.it/web/san-salvi-per-tutti/documenti), che riguarda tutta l’area, i cittadini hanno con forza chiesto che sia riservato l’ingresso solamente alle auto di servizio, e siano individuate aree di parcheggio esterne al parco, con l’aggiunta di un maggior numero di entrate pedociclabili da aprire. Hanno ulteriormente richiesto le stesse cose nel più recente processo partecipato dell’autunno 2023 inerente 4 dei 40 edifici dell’area.
Invece di risolvere questa grave incompatibilità e andare verso quanto chiesto ripetutamente e chiaramente dai cittadini, il nuovo Piano Operativo Comunale prospetta "per migliorare nel complesso la permeabilità dell’area nonché l'accessibilità del comparto”, l’apertura di due nuove strade di scorrimento, una in entrata da via Del Mezzetta e l’altra in uscita verso via A. del Sarto. Con il conseguente aumento del traffico in un luogo unico e di grande rilevanza per la città, si aggrava ulteriormente la situazione esistente e si preclude in via definitiva ogni prospettiva di una compiuta realizzazione del Parco di San Salvi e del suo pieno godimento da parte dei cittadini, condannandolo di fatto al rischio di scomparire.
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Gli Interventi previsti per il Q2 relativi alla mobilità, alla viabilità e alla sosta (tranvia e parcheggi) e di indirizzo urbanistico che riguardano l’area di Campo di Marte, la zona sportiva ed in particolare lo stadio con le nuove funzioni ad esso connesse, legittimano notevoli interrogativi da parte dei cittadini sull’impatto che tali trasformazioni avranno sul quartiere e se esse costituiscano o meno un processo reale di riqualificazione urbana, così come viene asserito dagli Amministratori comunali.........
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https://www.perunaltracitta.org/2021/07/26/firenze-il-quartiere-2-e-la-falsa-riqualificazione/
La Badia Fiesolana e la sua storia
Un tempo, non molto lontano, era impossibile percorrere la vecchia Via Faentina fino al Ponte sul Mugnone senza rimanere colpiti dalla varietà e dalla bellezza del paesaggio circostante, rimasto quasi intatto nei secoli. E ammirare questo versante delle colline fiesolane che si affaccia sulla stretta valle del Mugnone, con in alto il convento francescano, dominante su una parete che a nord precipita dirupata sul complesso di Fontelucente e poi giù fino al fiumicello a formare una gola con gli scaglioni rocciosi del Monte Rinaldi; invece verso sud si distende su erti pendii, meno scoscesi, popolati di case e di ville contornate di cipressi, di vigne e oliveti, che digradano fino al fondo valle.
Il comitato San Salvi chi può ha espresso solidarietà e vicinanza al Prof. Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze, "oggetto di offese e di minacce di una violenza inaccettabile per un paese civile" dopo che l'associazione ha presentato ricorso al Presidente della Repubblica in merito al Campus Viola di Bagno a Ripoli.
Il comitato San Salvi chi può ribadisce ancora una volta la propria decisa contrarietà a questo progetto, come più volte ha denunciato:
https://www.perunaltracitta.org/2020/07/05/la-fiorentina-a-bagno-a-ripoli-e-il-sacrificio-di-25-ettari-di-campagna-pregiata/
Altro nostro intervento su "La Città invisibile": Trent’anni di vergogna per il recupero di San Salvi
Un nuovo e urgente piano di recupero di San Salvi, da inserire nel prossimo Piano operativo 2020-2025, è quanto promette .... (continua)
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