IL
CONSUMO DI SUOLO C'È
ECCOME!
Un
campeggio in costruzione a Rovezzano,
e in futuro forse una vera e propria cittadella del turismo a formula chalet, al
posto di un terreno agricolo coltivato.
Con
questo ulteriore episodio, prosegue la dissennata distruzione degli ultimi lembi
di quel paesaggio agrario storico che un tempo cingeva il centro urbano di
Firenze. Nei pressi del mulino di San Michele a Rovezzano, infatti, fino a poco
tempo fa era ancora visibile una notevole testimonianza della ricchezza agricola che caratterizzava un
tempo la magnifica corona rurale fiorentina, con le sue colture promiscue di
orti, frutteti e oliveti. Un patrimonio rurale che negli ultimi anni è stato più
volte eroso, dall’espansione edilizia, dalla viabilità asfaltata e da
insediamenti sportivi, dove però rimanevano ancora degli ettari coltivati,
residuali certo, ma per questo ancora più preziosi, che adesso vengono spazzati
via dalla installazione di un grande campeggio gestito da una holding privata.
Nel piano regolatore del 1996, la fascia pianeggiante a destra dell’Arno, veniva
destinata al sistema essenziale del verde e considerata “paesaggio agricolo di raccordo con
l’area urbana” facente parte della bassa valle del torrente Mensola, a sua volta
parte dell’articolato piano del parco dell’Arno e dei suoi affluenti. Un piano
che non troverà mai realizzazione visto che se ne stanno a poco a poco
distruggendo le varie parti, interrompendo così quella continuità prevista fra
il parco storico delle colline e l’Arno.
Questo ennesimo episodio smentisce ancora una volta i vanti sbandierati
dal sindaco Renzi, che dichiara ai quattro venti che con la sua politica si
sarebbe bloccato ogni consumo di nuovo suolo. In questo caso del suolo fertile
viene sacrificato sull’altare degli interessi dominanti della monocultura
turistica, in barba ad ogni salvaguardia del patrimonio rurale ancora
esistente.
Non
molto distante, in prossimità di Ponte a
Mensola, abbiamo un altro caso di prossima alterazione di un’area
verde, un tempo parte di un podere agricolo, che verrà trasformata in un grande
parcheggio; un’area, ancorché incolta, che poteva essere recuperata in altro
modo, destinandola a orti sociali o a verde
pubblico.
Consumare suolo non è, purtroppo una prerogativa del sindaco
pseudo-ambientalista Matteo Renzi. Sulla sponda opposta dell'Arno, nel comune di
Bagno a Ripoli, stanno
intervenendo gli stessi interessi che agiscono per il campeggio a Rovezzano: con
una nuova struttura turistica si stanno coprendo le visuali tradizionali sul
fiume dall’antica via Villamagna, alterando i caratteri storici e rurali di
questa zona a secolare vocazione agricola.
Nel
comune di Fiesole, per ribadire
l'ubiquità della miopia nella gestione del territorio, nemmeno le pregiatissime
colline di Settignano sovrastanti la località del Girone sono risparmiate dalla
divoratrice espansione edilizia, distruggendo in nome di una speculazione
immobiliare priva di ogni utilità sociale, un patrimonio paesaggistico unico al
mondo.
Si
vede quindi che, anche Renzi "regnante", il consumo di suolo e la compromissione
del paesaggio e del suo incalcolabile valore, continuano e le amministrazioni
dell'area fiorentina proseguono tutte, proprio tutte, in perfetta sintonia.
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