Ieri sera, 9 ottobre 2013, durante la seduta aperta del consiglio di Quartiere 2 dedicata alle sorti dell'Area di San Salvi, il Coordinamento Salvare San Salvi (cui aderisce anche il comitato San Salvi chi può) ha presentato le proprie proposte all'Amministrazione (che si possono leggere nel documento consegnato).
Le proposte dei cittadini sono state ignorate e respinte: era presente l'Assessore Elisabetta Meucci della Giunta Renzi che ha ribadito il sostegno dell'Amministrazione Comunale per l'alienazione a privati di parte del patrimonio immobiliare dell'area (compreso il cambio di destinazione d'uso) secondo quanto previsto dal Piano Esecutivo del 2007 (PUE). Anche l'odg presentato dal consigliere Braccaloni di SEL, che avrebbe avviato l'iter per superare l’ormai
vecchio PUE del 2007, cancellando le superfici da destinarsi a funzioni di
residenza privata, è stato respinto dalla maggioranza con l'astensione del centro destra.
Ancora una volta l'Amministrazione non ha ascoltato le richieste dei cittadini, ignorando gli interessi collettivi e la difesa dei "beni comuni" per le presenti e future generazioni.
Seguirà comunicato stampa
2 commenti:
San Salvi è un patrimonio pubblico che non può essere dismesso. Per il suo carico di dolore e di vita è proprietà della collettività. Questi politici sono sordi al dolore e indifferenti alla vita.Non sanno progettare il futuro perchè non amano il presente che nasce dalla memoria. San Salvi è un luogo della memoria, un luogo sacro,un luogo di pellegrinaggio in cui dar vita a una storia inedita.
San Salvi è un patrimonio pubblico che non può essere dismesso. Per il suo carico di dolore e di vita è proprietà della collettività. Questi politici sono sordi al dolore e indifferenti alla vita.Non sanno progettare il futuro perchè non amano il presente che nasce dalla memoria. San Salvi è un luogo della memoria, un luogo sacro,un luogo di pellegrinaggio in cui dar vita a una storia inedita.
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