martedì 13 agosto 2013

Nuovi spostamenti dei servizi sanitari di Firenze: quali vantaggi per i cittadini?


Comitato SAN SALVI CHI PUO’
A.DI.N.A. FIRENZE
perUnaltracittà Firenze
C.U.B. Sanità Firenze
Medicina Democratica Firenze

Nuovi spostamenti dei servizi sanitari di Firenze:quali vantaggi per i cittadini?
             In questi giorni torridi i fiorentini rimasti osservano la città con più attenzione: numerose sono le segnalazioni di movimenti di operatori e dirigenti ASL proprio nel vecchio Ospedale di Borgo Ognissanti, la cui vendita fortunatamente è fallita.            E con le segnalazioni matura la speranza: vuoi vedere che riaprono i servizi sanitari che ci erano stati tolti?            Già, perché in Borgo Ognissanti il presidio sanitario è stato chiuso frettolosamente dall’ASL nella speranza che qualche ricco compratore rilevasse il vecchio ospedale: gli acquirenti a giugno invece di presentarsi per firmare il contratto, se la sono svignata. E intanto l’ASL, (furba!), aveva già spostato i servizi a San Salvi, via Canova, Via D’Annunzio, costringendo i cittadini a impossibili slalom nel traffico della città o a rivolgersi alle strutture private più vicine.            Ora ci risiamo. La struttura di Borgo Ognissanti è ritornata nella disponibilità dell’ASL, ci sono quindi tutte le condizioni perché si riaprano i servizi sanitari spostati in tutta fretta, e che il maltolto sia restituito ai fiorentini del centro storico!             A dire il vero, però, le voci che corrono parlano del trasferimento di soli uffici in Borgo Ognissanti, in particolare dell’Ufficio del personale, proveniente da Santa Rosa e attualmente dislocato nella prestigiosa Villa Fabbri a San Salvi, riccamente restaurata e arredata e già sede della Direzione Sanitaria che però è stata poi, prontamente, spostata a Santa Maria Nuova!             Questa ipotesi è talmente irragionevole che si stenta a crederla vera! Perché non riportare in Borgo Ognissanti ciò che era stato ingiustamente eliminato?            Ma insomma all’ASL cosa fanno?             Invece di pianificare e razionalizzare i servizi sanitari nell’interesse dei cittadini, si improvvisano immobiliaristi, per di più maldestri, e si dedicano, questo sì con grande impegno, ad una dispendiosa e inconcludente girandola di trasferimenti e spostamenti di sedi, uffici, lavoratori, utenti, con costi notevoli che certamente non possono essere sostenuti, visto che continuamente ci ripetono di dover tagliare le spese a causa della crisi.            E poi chi altro dovrebbe andare a Villa Fabbri? Mica farà gola a qualche acquirente, a qualche fondo immobiliare straniero, nell’ottica della sciagurata proposta di vendita dell’area di San Salvi per far cassa?             Noi richiediamo ufficialmente che riaprano i servizi di Borgo Ognissanti!            Visto che l’ASL ha altro per la testa, e per di più in maniera molto confusa, vorremmo evitare anche altri pesanti disservizi ai cittadini: chiediamo che a Firenze, durante i Mondiali di ciclismo, dal 22 al 29 settembre, NON CHIUDANO I PRESIDI SANITARI, così come preannunciato dalla stessa ASL: questi sono servizi distribuiti sul territorio e le persone possono arrivarci anche a piedi. Le liste d’attesa per l’accesso a questi servizi sono già molto lunghe e questa eventuale chiusura aumenterà il disagio dell’utenza! Saranno gli  organizzatori del mondiale di ciclismo a garantire i percorsi che consentiranno ai fiorentini di vivere e, se necessario, anche di poter andare dal dottore!            Chiediamo che la ASL renda pubbliche le decisioni rispetto a questi presidi sanitari  e le motivi di fronte ai cittadini che, giorno dopo giorno, si vedono togliere fette sempre più ampie di servizi accessibili e fruibili.             Quanto ormai da tempo viene denunciato da Comitati, Associazioni, Sindacati di base rispetto al progressivo peggioramento della sanità, non solo nella ASL 10 ma in tutta la Regione Toscana, è talmente evidente che recentemente il sistema sanitario toscano è stato declassato dallo stesso Ministero della Salute, non risultando più la Regione Toscana di riferimento rispetto al sistema di cure offerto.

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