Manifesto Nazionale del Movimento di Stop Al consumo di Territorio:
Quello del consumo di suolo/territorio è un problema su cui da anni si sono pronunciati numerosi scienziati e ricercatori, ma in Italia il tema è stato sempre considerato prettamente come un elemento di tipo “estetico” e per questo, dunque, non emergenziale. La campagna nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio” si è invece concentrata sugli aspetti più concreti della materia in questione ponendo alcune basi di riferimento attraverso sei “perché ?”:
- Perché il suolo ancora non cementificato non sia più utilizzato come “moneta corrente” per i bilanci comunali.
- Perché si cambi strategia nella politica urbanistica: con l’attuale trend, in meno di 50 anni buona parte delle zone del Paese rimaste naturali saranno completamente urbanizzate e conurbate.
- Perché occorre ripristinare un corretto equilibrio tra Uomo ed Ambiente sia dal punto di vista della sostenibilità (impronta ecologica) e sia dal punto di vista paesaggistico.
- Perché il suolo di una comunità è una risorsa insostituibile in quanto il terreno e le piante che vi crescono catturano l’anidride carbonica, per il drenaggio delle acque, per la frescura che rilascia d’estate, per le coltivazioni, ecc.
- Per senso di responsabilità verso le future generazioni.
- Per offrire a cittadini, legislatori ed amministratori una traccia su cui lavorare insieme e rendere evidente una via alternativa all’attuale modello di società.
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