Si è svolta il 26 maggio sera al Parterre l'assemblea indetta dal Comitato "San Salvi chi può" dedicata alle aree verdi residue del comune di Firenze in relazione a quanto sarà stabilito dal futuro Piano Strutturale, nonché al rapporto tra presenza di alberi e salute dei cittadini.
Ha introdotto la serata Alma Raffi, del Comitato, che ha dato subito la parola ad un gruppo di residenti del viale Verga che autonomamente sta raccogliendo le firme nel Quartiere 2 intorno a una proposta molto dettagliata per la restituzione a uso di verde pubblico delle aree situate intorno alla caserma Perotti, che praticamente verrebbero a collegare con una certa continuità il Parco del Mensola con la zona di San Salvi.
L'iniziativa testimonia l'attenzione che gruppi di cittadini dedicano al territorio, formulando precise e meditate richieste.
Giandomenico Savi ha poi illustrato il censimento delle aree verdi ancora non devastate dalla cementificazione degli ultimi infausti decenni nel'area pianeggiante del comune di Firenze, e il risultato di un sondaggio tra i residenti del quartiere che mirava a stabilire quanto sentita sia la richiesta di avere a disposizione piccoli appezzamenti di terreno da dedicare a orto da parte di cittadini di varie età, e non solamente di ultrasessantenni. Nella relazione sono stati indicati anche i terreni di proprietà comunale nel Quart. 2 adatti a tale uso.
Il medico Gianluca Garetti (Medicina Democratica) ha quindi relazionato sui rischi per la salute degli abitanti di Firenze e dell'area metropolitana rispetto agli inquinamenti da polveri fini, da diossina largamente prodotta dai sciaguratamente previsti inceneritori e da altri inquinanti, citando dati spaventosi, peraltro ben noti ma pochissimo divulgati dalla stampa e dagli altri media. Gli alberi adulti sono in grado di mitigare fortemente la quantità degli inquinanti, non però della diossina. Si tratterebbe perciò di piantarne molti, di opportune essenze, e di arrestare la deforestazione urbana insensata e dannosa alla salute che connota largamente questi anni.
Ha inserito queste tematiche nel contesto del nuovo Piano Strutturale l'architetto Antonio Fiorentino, che ha condotto una disamina critica delle indicazioni di massima pubblicate in Rete Civica dall'attuale Giunta per la stesura del Piano: la conservazione delle aree verdi e il loro possibile ampliamento e conservazione, tramite specifico vincolo che arresti ogni cementificazione ulteriore, dovrebbe essere il principio ispiratore di ogni progettazione. Senza tale principio, assente nelle predette indicazioni, ogni proposito di zero occupazione di altro suolo risulta pio desiderio o vana promessa. Invece è una reale minaccia di occupazione di suolo ancora libero la decisione di trasferire in aree nuove ogni volume costruito attualmente da dismettere. Inoltre sostanzialmente le indicazioni della Giunta accettano le più devastanti decisioni della Giunta precedente, sottoattraversamento Alta Velocità, ampliamento dell'aereoporto, circonvallazione nord (con tracciato spostato più a valle, incredibilmente più vicino alle canne dell'Alta Velocità), mantenimento del progetto tramviario, con tracciati ancora indefiniti. Ma soprattutto è preoccupante la mancanza di una visione d'insieme delle indicazioni, che si caratterizzano invece per un impianto frammentario atto a consentire poi varianti a vantaggio dei soliti poteri forti.
Erano presenti alla serata il presidente del Quart. 2 Gianluca Paolucci e il consigliere Duccio Braccalone. Dal pubblico sono arrivate molte domande e suggerimenti per quanto riguarda la proposta di modifica del disciplinare di quartiere che regolamenta l'assegnazione degli orti ai richiedenti. In proposito sarà richiesta da parte del Comitato un'audizione alla Commissione ambiente del Quartiere.
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