mercoledì 1 aprile 2009

FIRENZE CONTRO IL PIANO STRUTTURALE

CORTEO CITTADINO
Sabato 4 aprile
ore 15,00 - Piazza San Marco

Il Piano Strutturale potrebbe essere approvato proprio negli ultimi giorni di vita dellaGiunta Domenici che ha visto dimettersi in successione l’assessore all’Urbanistica, Gianni Biagi, e il responsabile del Piano, Gaetano Di Benedetto, per le note vicende legate allalottizzazione dell'area di Castello, di proprietà della Fondiaria Sai di Salvatore Ligresti, su cui si dovrebbero riversare tonnellate di cemento.
Il Piano Strutturale prefigura la saturazione delle aree libere del territorio comunale, aggrava le già precarie condizioni delle periferie della città, sferra un attacco inaudito alle colline fiorentine.


Un Piano che inficia il bene pubblico

in nome dell’interesse privato,

non deve essere approvato!

FERMIAMO L'ULTIMO FURTO ALLE GENERAZIONI FUTURE DI FIRENZE


REPUBBLICA FIRENZE 1/4/09 - ERNESTO FERRARA
Per il piano strutturale una corsa contro il tempo si vota nell´ultima seduta
Tensione nell´aria
L´appuntamento è per il 20, 21 e 22 aprile
Appelli per l´approvazione da Ance, Cisl e Confindustria I numeri della maggioranza sono sempre più risicati spesso è mancato il numero legale per le assenze nel Pd

Piano strutturale, il Pd tenta il colpaccio. Prova cioè a portare in votazione l´atto urbanistico più importante della legislatura nell´ultimo consiglio comunale utile. Cioè nella seduta conclusiva di questo mandato, già fissata in tre giorni, il 20, 21 e 22 aprile. «Gli ultimi tre giorni di questo consiglio comunale potrebbero interamente essere dedicati alla discussione sul piano strutturale», ipotizza la capogruppo del Pd Rosa Maria Di Giorgi, riaprendo una discussione, quella sulla votazione dell´atto comunale più contestato degli ultimi mesi, che sembrava destinata ad esser rimandata. Fu proprio il sindaco Leonardo Domenici, all´indomani dell´inchiesta giudiziaria su Castello, a porre l´esigenza di "congelare" la discussione sull´atto urbanistico, che prevedeva tra l´altro lo spostamento dello stadio dal Campo di Marte a Castello. Durante la campagna delle primarie del centrosinistra fu soprattutto il candidato Lapo Pistelli a lanciare l´allarme: «Il piano strutturale - disse - va approvato, altrimenti in città si perdono migliaia di posti di lavoro e si rischia l´immobilismo». Analoghi appelli ad approvare il piano sono poi venuti da Ance, Cisl e Confindustria. Ma i numeri della maggioranza in consiglio comunale sono sempre più stretti: per approvare un atto servono, se tutti i 46 consiglieri comunali sono presenti, 24 voti. Oltre ai Comunisti Italiani (2 membri), nelle ultime settimane hanno rotto con il Pd anche i Verdi (altri 2 membri). Ai Democratici, 18 consiglieri, resta l´appoggio dei Socialisti (2 voti) e del gruppo La Sinistra, che conta 5 consiglieri, avendo perso proprio negli ultimi giorni Anna Soldani. Numeri strettissimi. A cui si aggiunge un momento, nei rapporti di forza del Pd, non proprio sereno: al consiglio comunale di lunedì scorso parecchi membri democratici erano assenti ed è venuto a mancare il numero legale per le votazioni in due occasioni. Oltretutto c´è il problema dei tempi: la conferenza dei servizi tra Provincia, Regione e Comune che doveva revisionare il piano si è già chiusa, mentre solo nella prossima settimana sarà esaminato dal consiglio provinciale. Occorrerà poi un ultimo passaggio negli uffici dell´urbanistica. Una corsa contro il tempo.

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