giovedì 14 agosto 2008

BLITZ DI FERRAGOSTO

La Giunta approva il Piano Strutturale
e le varianti ai progetti delle tramvie


Lunedì 11 agosto si è svolta l’ultima seduta della Giunta comunale, prima della chiusura per vacanze, ed è stato approvato il Piano Strutturale.
Con questo nome, poco conosciuto dai non specialisti, si indica il nuovo strumento di governo pubblico del territorio che sostituisce il vecchio Piano Regolatore Generale.
Nella prima parte, quella che racchiude il vero e proprio Piano Strutturale, “il piano dei piani”, viene definita la strategia dello sviluppo comunale: si individua, da un lato, la struttura identitaria del territorio e, dall’altro, gli obbiettivi delle trasformazioni e le quantità massime degli insediamenti. A questo Piano si dovrà affiancare poi il Regolamento Urbanistico, che ha la finalità di disciplinare l’attività urbanistica ed edilizia più dettagliatamente, fino al livello della singola costruzione.
Sorprende (ma non troppo) che si sia dovuto aspettare una data balneare per approvare in tutta fretta un piano di questa importanza per la città.
Alla Giunta Domenici non sono bastate quasi due legislature per varare in modo credibile questo strumento. Infatti una prima stesura del Piano Strutturale era già stata presentata nell’aprile del 2004, ma, a seguito di numerosissime osservazioni critiche non solo dei cittadini ma anche della stessa Regione Toscana, era stato ritirato. E’ iniziato allora un faticoso percorso partecipato che, attraverso decine e decine di incontri a livello di quartieri, di singole UTOE e infine di sintesi cittadina, avrebbe dovuto portare a una completa riscrittura del Piano.
In realtà il nuovo testo, presentato frettolosamente in cinque assemblee di quartiere, non recepisce minimamente le osservazioni critiche (come abbiamo ampiamente illustrato nelle nostre osservazioni presentate a norma di legge e pubblicizzate con un Quaderno di 90 pagine: Attenti al Piano Strutturale!!! Osservazioni al Piano Strutturale di Firenze, gennaio 2008), ma risulta, nella sua essenza, il vecchio Piano malamente imbellettato.
Non solo: in questo periodo di dibattito fra una redazione e l’altra, la Giunta con deliberazioni e permessi concessi ha di fatto mandato avanti e rese esecutive ipotesi di previsione contenute nella prima redazione del Piano senza che esse fossero mai state approvate.
Due episodi esemplari e clamorosi:
1. L’insediamento di via Arnoldi – Soffiano, in fascia collinare protetta da vincoli non solo del vecchio PRG e del PTCP ma anche da un decreto di vincolo dello Stato, è stato autorizzato con una variante al PRG che poi, su ricorso dei cittadini, è stata annullata con sentenza del TAR;
2. Il nuovo megacentro di rottamazione previsto al Ferrale, nell’area agricola di pregio dell’Oltre Greve, è stato analogamente autorizzato con variante al PRG effettuata velocemente (l’approvazione in consiglio comunale è avvenuta con appena il minimo numero legale necessario dei consiglieri) e in accordo con le previsioni del primo Piano Strutturale, nonostante l’area di trasformazione del Ferrale fosse stata oggetto di numerose osservazioni critiche durante il percorso partecipato e addirittura di un ricorso al TAR, al quale non è stata ancora data risposta.
Nel nuovo Piano strutturale queste due questioni vengono affrontate in maniera provocatoriamente difforme da ogni richiesta legittima espressa dai cittadini.
Appare normale, dunque, che un così importante strumento di indirizzo delle scelte generali di gestione del territorio sia approvato con una sorta di blitz estivo?
Questo Sindaco e la sua Giunta, in questi quasi 10 anni di amministrazione, hanno trasformato il comune democratico in un regime podestarile, sminuendo in modo gravissimo il ruolo dell’assemblea elettiva e della partecipazione dei cittadini.
Si sa, il grande manovratore, si fa per dire, non deve essere disturbato! E cosa c’è allora di meglio che deliberare mentre la gran parte dei cittadini è in vacanza e la città è occupata quasi esclusivamente dai turisti?
Per ironia della sorte, la decisione di Giunta sul Piano Strutturale è stata presa proprio il giorno in cui si ricorda l’anniversario della Liberazione di Firenze. Ecco, proprio in questa ricorrenza ci sentiamo di dire ai nostri amministratori che siamo stanchi di sfinirci in un’azione di resistenza per porre pezze e cercare di rimediare almeno in piccola parte ai gravi danni che, ormai da anni, stanno arrecando alla Città.
Nei dieci mesi che ci separano dalla prossima scadenza elettorale amministrativa ci impegneremo in un’azione che, ripartendo dagli interessi dei cittadini, da un’idea diversa di città, dalla priorità del bene comune, avrà come obbiettivo dare una nuova speranza alla città, liberandola da chi, con arroganza, la occupa di fatto rappresentando ottusamente interessi particolari a favore di settori dei poteri forti.

Firenze, 11 agosto 2008

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