mercoledì 13 maggio 2015

Una riflessione sulle colline fiesolane


Il degrado delle colline fiesolane
Oramai, da più di un decennio, si assiste ad un progressivo degrado, anche estetico, delle colline fiesolane, sotto Maiano, uno straordinario patrimonio paesaggistico di grandissimo valore storico e culturale, la cui causa principale è riconducibile all’abbandono delle attività agricole. La crisi dell’agricoltura ha delle conseguenze devastanti sull’antica trama campestre minuta e variegata del paesaggio agrario delle colline, riducendo da un lato interi pendii un tempo coltivati e ben curati in terreni incolti, e dall’altro trasformando vetuste case coloniche in residenze di lusso, con giardini all’inglese e grandi recinzioni a rete, del tutto avulse dal contesto circostante. Si assiste così, alla lenta inesorabile distruzione della coltura promiscua delle basse colline attorno a Firenze, frutto del plurisecolare e sapiente lavoro dell’uomo con la natura, all’alterazione di quell’equilibrio dinamico tra uliveti, campi a seminativo, boschi, ordinati filari di colture viticole, e di quel profilo panoramico punteggiato di antica edilizia rurale e storiche ville padronali di notevole pregio artistico, noto per la sua bellezza e armonia in tutto il mondo. Contro una tale deriva, assume rilevanza, ai fini di una conservazione dei caratteri peculiari storico-culturali e ambientali-paesistici, il tema di una rinnovata pianificazione territoriale basata sullo stretto legame esistente tra il paesaggio da salvaguardare e tutelare e il mantenimento e ripristino della funzione agricola, in quanto l’una specchio dell’altra e viceversa.

Vista panoramica dell'area di Maiano prima del secondo intervento descritto nel testo

Il caso di Maiano.
Ad impoverire i sedimentati valori di ordine materiali e immateriali di un tale pregiato contesto non vi è solo il collasso dell’agricoltura, purtroppo fino ad ora colpevolmente incontrastato da parte delle istituzioni pubbliche, ma anche un malinteso utilizzo di carattere commerciale e turistico. Significativo a tal proposito è quanto sta avvenendo in prossimità del piccolo borgo di Maiano, dove, per incentivare la frequentazione con l’auto di turisti e avventori, si costruiscono dei parcheggi occupando e distruggendo una parte di un uliveto (come accaduto in passato -1-) o intervenendo, come avvenuto di recente (-2-), ai bordi della pittoresca strada di Maiano, erodendo un tratto del pendio sovrastante e diradandone la vegetazione. Dunque per aumentare i flussi di traffico motorizzato in luoghi peraltro protetti (siamo all'interno dell'ANPIL Torrente Mensola) e vocati, con l'attiguo parco di Monte Ceceri, al silenzio, alla quiete e alla salubrità ambientale, si procede a minare, anche se in modo apparentemente circoscritto, la sua identità estetica e quindi i suoi valori storico-culturali e il suo delicatissimo equilibrio ecologico. Secondo la Convenzione Europea del Paesaggio, i paesaggi di grande valore storico-paesaggistico sono da preservare, per quanto è possibile, nella loro integrità e presuppongono perciò interventi di conservazione e mantenimento dei loro aspetti più significativi attraverso politiche di salvaguardia. Dunque qualunque attività economica deve essere consentita solo se compatibile con le esigenze di conservazione e mantenimento delle sue peculiarità storico-paesaggistiche.
Il Comune di Fiesole ha attentamente valutato la compatibilità prevista dalla Convenzione Europea e il rispetto dei vincoli dell'ANPIL per le trasformazioni in atto a Maiano?


L'area del secondo intervento, come si presenta attualmente

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