domenica 8 marzo 2015

IL PARCO DI SAN SALVI E’ MALATO

IL PARCO DI SAN SALVI E’ MALATO
CAUSA PRINCIPALE: UNA PERSISTENTE CATTIVA MANUTENZIONE
 Il degrado e lo stato di abbandono che interessa parte dell’area di San Salvi, da anni all’attenzione dei cittadini sempre più preoccupati per le sorti di questo grande complesso pubblico, non risparmia neanche il suo parco storico, uno dei maggiori e più pregiati polmoni verdi della città.
    La gravità dello stato fitosanitario e delle condizioni di instabilità - statiche e biomeccaniche di ancoraggio al terreno - del patrimonio arboreo del parco è tale, che si prevede l’abbattimento di ben 90 esemplari. In merito all’avanzato degrado delle condizioni generali del parco di San Salvi, la Dott.sa Stefania Lombardo (agronomo) è estremamente chiara, esso va ricondotto ad un’unica causa: “La manutenzione errata o intermittente del patrimonio arboreo negli anni. Le potature sono segni ormai lontani e gli interventi che su molte piante risultano essere necessari sono ben più drastici. Ad esempio sarebbe opportuna la sostituzione di più del 50% dei lecci e dei tigli del viale principale, in quanto quasi tutti attaccati da carie. Le capitozzature fatte negli anni passati, i cui segni sono ben evidenti, determinano, dal punto di vista dell’arboricoltura urbana e di buona gestione del patrimonio arboreo, l’impossibilità di recupero di queste piante, che sembrano vegetare in salute, perché verdi, ma inevitabilmente minate nella stabilità strutturale.”(*)
    Alla situazione critica del parco di San Salvi, oggi si aggiungono altri fattori negativi per il sistema ambientale e del verde di questo quadrante periferico, tutti riconducibili al Regolamento Urbanistico di prossima approvazione, che prevede la distruzione delle ultime aree verdi esistenti in zona, in nome di un’ulteriore espansione edilizia e di nuovi invasivi parcheggi. In opposizione a queste dissennate previsione il nostro comitato ha presentato delle articolate controproposte che possono riassumersi in questi termini:
  • Il parco di San Salvi dovrebbe costituire con le aree ancora libere dal cemento, un sistema del verde in funzione non solo di riequilibrio ambientale, ma anche di collegamento e continuità con l’ambiente naturale esterno alla città, nel nostro caso con il parco delle Colline e del Mensola.
  • Un’organica e variegata valorizzazione naturalistica, che partendo da un ripristino della ricchezza arborea e vegetazionale di San Salvi, da una sua corretta manutenzione che ne salvaguardi stabilità e salute, si estenda alle aree residue, anche interstiziali e di frangia (quelle che il R.U. vorrebbe dilapidare), puntando sulla messa a dimora in esse -ove è possibile- di grandi piante a vita lunga.
  • Costituzione quindi di una rete di percorsi ecologici, in grado di dare respiro al tessuto urbano, permettendo un più diretto scambio con la natura, con importanti funzioni quali quelle microclimatiche di mitigazione del calore estivo e quelle di carattere sociale per una maggiore vivibilità, favorendo, con le aree verdi di prossimità, il contatto umano e la ricreazione all’aperto.
INVITIAMO TUTTI I CITTADINI A BATTERSI CONTRO IL REGOLAMENTO URBANISTICOIN DIFESA DEL PARCO DI SAN SALVI E DEGLI SPAZI VERDI
(*) Relazione agronomica e paesaggistica su incarico del Coordinamento Salvare San Salvi, ottobre 2014

Nessun commento: