Dai quotidiani locali di questi giorni apprendiamo che l’ASL fiorentina ha sgomberato i Girasoli, residenza socio sanitaria per pazienti psichiatrici. Le è così riuscita l’operazione che aveva tentato l’anno scorso con la RSA Le Civette, lì in parte fallita per l’opposizione dei parenti, degli operatori e degli stessi ospiti.
L’Azienda infatti tende a “liberare” gli edifici dai pazienti, per rendere più appetibile ai privati l’acquisto dell’area di San Salvi.
Le
Civette risultano essere una struttura d’eccellenza, per essa l’ASL
ha speso soldi pubblici con ottimi risultati. Ha
abbandonato invece al progressivo degrado i Girasoli. La
responsabilità delle loro condizioni indecenti non ricade certo né
sui pazienti né sugli operatori, ma su chi doveva curarne la
manutenzione,
con spese certamente minori quando il deterioramento strutturale era
agli inizi: cioè sulla dirigenza ASL (nel recente passato l’ing.
Marroni, quando era assessore alla Sanità regionale Rossi e
presidente della Regione Martini; attualmente Marroni è stato
promosso ad assessore alla Sanità e Rossi a presidente della
Regione…….. ).
La
deportazione dei degenti è avvenuta in modi che non è eccessivo
definire barbari: da
un giorno all’altro, senza alcuna preparazione né tanto meno
partecipazione degli interessati né dei lavoratori della cooperativa
lì occupati. Non c’è stato alcun progetto che implichi cura,
rispetto o semplicemente attenzione per pazienti il cui delicato
equilibrio è molto legato alla relazione stabile con gli operatori
che li assistono, con i compagni, con l’ambiente che li accoglie.
Alcuni abitavano lì da una ventina d’anni! Per loro non è valso
quel “principio di territorialità” con cui Marroni aveva difeso
l’acquisto
da parte dell’ASL di Villa Iris – costato 3 milioni più 1 di
ristrutturazione – per sistemarvi 9 pazienti 9, principio per
cui non potevano essere spostati dal territorio dove si erano
integrati. Si ricorda che su Villa Iris così come sulla struttura
acquistata nel 2010 in via Ponte di Mezzo per lo spostamento dei
Girasoli, è in corso un’indagine della Procura della Repubblica.
I
“residenti” ai Girasoli sono stati divisi e sbattuti parte
all’Antella, parte al Guarlone, perdendo i loro riferimenti
strutturali, ambientali e, in parte, le relazioni fra loro e
con gli operatori che conoscevano da anni.
Ma
perché scandalizzarsi o indignarsi? La A di A.S.L. significa
Azienda, e un’azienda ha ben altre priorità che i bisogni e la
cura dei cittadini. Fino a quando?
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