
La nuova strada, che attraversa il parco di Monte Ceceri e la parte fiesolana dell’ A.N.P.I.L. del torrente Mensola, viene astutamente accorpata alla bonifica dell’ex-discarica di Maiano, pubblicizzando entrambe le opere senza alcun pudore come “un tassello in più alla riqualificazione dell’area, alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’ambiente”.
Le due opere, legate pretestuosamente, sono evidentemente di segno opposto: mentre la bonifica integrale della ex-discarica è opera assolutamente necessaria per il risanamento ambientale del sito, la nuova strada invece è manifestamente incompatibile con il parco, fortemente impattante sul suo delicato equilibrio naturale e paesaggistico.
E’ palese che trasformare l’attuale strada sterrata che congiunge Maiano alla località di Baccano, per bypassare Fiesole e veicolare verso Firenze il traffico tutt’altro che contenuto proveniente dalla s.p. 54 dei Bosconi, significa compromettere irreparabilmente un’area limitata e circoscritta come quella del parco del Monte Ceceri e del torrente Mensola e, attraverso l’incremento della circolazione automobilistica, estendere il degrado anche al pregiatissimo versante collinare fiorentino sovrastante il Salviatino.
La denominazione “strada parco” è del tutto mistificante, dal momento che non si intende attrezzare un percorso di tipo ciclo-pedonabile, l’unico compatibile con un’area naturalistica e protetta, bensì si procede ad aprire una nuova viabilità più correttamente definibile “distruggi parco”, perché appunto distrugge la quiete, il silenzio e il contatto con la natura, cioè i connotati più preziosi e vivificanti di questo luogo panoramico e di grande amenità, dai caratteri quasi montani, ricco di reminiscenze storiche e che per la sua vicinanza rappresenta un vero e proprio paradiso fuori porta.
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