Depositati emendamenti al Piano Strutturale
Il Comitato SanSalvichipuò e la lista di cittadinanza perUnaltracittà hanno presentato vari emendamenti al Piano Strutturale in corso di adozione con i quali propongono di
- istituire il Parco di San Salvi,
- integrare funzionalmente il Parco nel sistema delle aree verdi del Quartiere 2,
- promuovere e consolidare le attività agricole nelle aree periurbane della zona,
- istituire la fermata ferroviaria metropolitana di San Salvi,
- ripensare il Piano Urbanistico già approvato per accogliere le istanze dei cittadini e del mondo della cultura circa la necessità e il diritto di utilizzare l’area come risorsa per diffondere usi sociali e valori d’uso a scala urbana.
L’area dell’ex complesso ospedaliero di San Salvi, di grande pregio storico e ambientale, deve essere sottratta alle mire speculative che vorrebbero trasformarla, in gran parte, in zona residenziale di lusso. Gli emendamenti che presentiamo - alcuni dei quali sono stati sottoscrittii anche dal consigliere Tommaso Grassi di Spini per Firenze - sollecitano l’amministrazione a cogliere questa straordinaria occasione del nuovo Piano Strutturale per ridefinire il piano di San Salvi. Alla luce delle richieste che i cittadini e il mondo della cultura stanno esprimendo con sempre maggiore intensità e tenacia riteniamo che in quest’area si debba istituire un vero e proprio PARCO DI SAN SALVI, in cui la memoria dei luoghi, delle esperienze di esclusione e di sofferenza sociale, si intrecci con un rilancio delle funzioni sociali al servizio del quartiere e della città. Il Parco, con il suo eccezionale patrimonio naturalistico, potrà divenire una nuova centralità verde non solo dell’UTOE 2 ma di tutto il Quartiere 2, collegando organicamente quest’area strategica con le altre aree verdi del quartiere, dall’area di Settignano, al Parco del Mensola, dalle aree del Gignoro a villa Favard al parco fluviale dell’Arno ad est della città.
TESTO DEGLI EMENDAMENTI ALLA RELAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE - p. 118
- Dopo “Relativamente alla dotazione di verde pubblico, si rileva che questa parte di città non risulta sostanzialmente carente, né dal punto di vista quantitativo, né qualitativo in quanto la presenza dei giardini di Campo Marte, Coverciano, il Parco di San Salvi, l’Area Pettini, il limitrofo Parco del Ventaglio, i corridoi verdi rappresentati dalle sponde del Mugnone e dal percorso lungo il tracciato dell’Affrico costituiscono un sufficiente sistema di verde collegato da piste ciclabili esistenti o di progetto da integrare solamente in alcuni tratti.”
EMENDAMENTO AGGIUNTIVO
“Al fine di consolidare la dotazione di verde pubblico dell’area viene proposta la costituzione del Parco di San Salvi, che potrà quindi divenire una nuova centralità verde non solo dell’UTOE 2 ma di tutto il Quartiere 2, collegando organicamente quest’area strategica con le altre aree verdi del quartiere.”
- Dopo “Per quanto concerne le piste ciclabili, si ritiene di integrare il sistema esistente con alcuni tratti che colleghino o attraversino le aree verdi esistenti: da San Salvi fino al parco del Mensola, da villa Favard al parco fluviale dell’Arno ad est della città.”
EMENDAMENTO AGGIUNTIVO
“Per quanto riguarda le aree seminaturali pedecollinari, del Sub sistema della pianura coltivata e dell’ANPIL del Torrente Mensola, si ritiene che debbano essere conservati e potenziati sia gli assetti territoriali che gestionali di tutte quelle attività definite di ‘agricoltura periurbana’, stimolando anche forme innovative e partecipate di conduzione delle stesse.”
- Dopo “Il complesso di San Salvi costituisce una importante polarità della zona est, ed è interessato da pianificazione attuativa già approvata,”
EMENDAMENTO SOPPRESSIVO
“che dovrà comunque tenere conto delle esigenze di ottimizzazione dei presidi ospedalieri coerentemente con un adeguato servizio al cittadino.”
EMENDAMENTO SOSTITUTIVO
“che dovrà comunque essere aggiornata per accogliere la costituzione del Parco di San Salvi, confermare il Vincolo di tutela della Soprintendenza e salvaguardare la proprietà pubblica e la destinazione pubblica dell’intero complesso ex manicomiale, accettando le legittime richieste espresse in tal senso dagli abitanti della zona (Forum partecipativo del 2005 e assemblee dei “100 luoghi”) e dal mondo della cultura.”
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