mercoledì 3 settembre 2008

LA PROVINCIA CLONA LE PROPOSTE DEI COMITATI

ASSOCIAZIONE LINEA 3
Associazione Piazza della Vittoria
Coordinamento dei Comitati dei Cittadini dell’Area Fiorentina
Italia Nostra - FIRENZE


SULLA MOBILITA’ LA PROVINCIA CLONA LE PROPOSTE DEI COMITATI
(MA NON LO DICE)
Molti elementi della proposta recentemente avanzata dal Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi per la mobilità nel centro storico, provengono in realtà da quella del cartello di Comitati e Associazioni che hanno sostenuto il SI’ al referendum sulla tramvia e che il 15 luglio scorso avevano già presentato il loro progetto, più o meno negli stessi termini, in una Conferenza stampa. La proposta fu inviata anche al Sindaco e al Vicesindaco, completata da grafici e tavole illustrative, senza che vi fosse alcuna risposta. Ora, nelle sue linee generali e anche in alcune soluzioni particolari, come il tapis roulant tra Piazzale Montelungo e la Stazione di Santa Maria Novella, il progetto torna nelle parole di Renzi. Siamo lieti che il Presidente della Provincia abbia fatto proprie, riconoscendone dunque la validità, le nostre ipotesi e le nostre proposte.
Restano tuttavia alcune differenze non marginali. Convinti dell’intrinseca vocazione pedonale del Centro, riteniamo che la tramvia non debba passarci (ma anche l’adesione tramviaria di Renzi ci sembra poco convinta e, alla fine, più che altro un dovuto ossequio al totem degli attuali dirigenti politici). A nostro avviso si dovrà fare ricorso, semmai, a bus ecologici di media dimensione, secondo tracciati ad anello e non di attraversamento.
Preme infine sottolineare un fatto: mentre Comune e Provincia, dinanzi alle critiche e alle proposte dei cittadini, ribadiscono continuamente che il progetto della tramvia e della mobilità è deciso e immodificabile, anzi, che è l’unico possibile, in realtà, dall’interno stesso delle Amministrazioni pubbliche ogni giorno emergono nuove proposte che, però, risultano avere sempre i caratteri dell’estemporaneità e della mancanza di riferimento ad un’assodata visione organica della mobilità.
In conclusione, dinanzi all’adesione di fatto ad alcune nostre posizioni (la cui paternità peraltro non è mai riconosciuta), emerge la sempre più forte necessità di un confronto su tutto il ventaglio delle nostre proposte sulla mobilità urbana e metropolitana e sulle linee generali che più volte abbiamo esposto, senza mai ottenere significative risposte dirette, salvo poi essere “cannibalizzate”, come in questo caso, chissà, magari per un uso strumentale in apertura di campagna elettorale.

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