lunedì 23 giugno 2008

Area del FERRALE: l’assalto non è sventato!

COMITATO DEI CITTADINI MANTIGNANO, UGNANO, SOLLICCIANO

L’assalto non è sventato! Occorre battersi ancora per difendere la vocazione agricola di pregio della nostra zona.Per discutere i progetti previsti per l’Oltregreve e per sostenere le iniziative intraprese in difesa della nostra zona è stata indetta una

ASSEMBLEA PUBBLICA
Mercoledì 25 giugno - ore 21
Circolo Arci di Mantignano (Via del Chiuso 55/b) - Firenze

Nonostante alcune indicazioni rassicuranti sulla non realizzazione del polo cimiteriale progettato per Mantignano-Ungano-Sollicciano, confermate anche da un recente incontro avuto con il Presidente del Q.4. (e sul quale riferiremo alla cittadinanza) sono ancora in piedi, anzi stanno andando verso la fase esecutiva, altri pesanti interventi non compatibili con la l’identità storico ambientale della nostra zona.Oltre al nuovo casello autostradale di Firenze Scandicci, che ha radicalmente trasformato la viabilità dell’area e soprattutto ha determinato l’impermeabilizzazione di ampie superfici con il conseguente aumento della quantità d’acqua che si riversa sulle zone limitrofe, e alla nascita nel territorio di Scandicci ma a poche centinaia di metri dall’area del Ferrale di un enorme ipermercato che aggraverà la mobilità veicolare di tutta la zona, si prevede di realizzare nel nostro territorio anche: 1. il “Parco degli animali”, ossia il Canile comunale nell’area dei vivai comunali di Sollicciano, per un’estensione di circa due ettari tra la Via Bassa e il Viuzzo del Pantanino, con vari manufatti fra cui un forno crematorio; 2. l’ormai più volte ricordato Centro di rottamazione per gli autoveicoli a fine vita nell’area del Ferrale (il Pantano) per un’estensione di circa 4 ettari.Quest’ultimo progetto ha richiesto una variante al Piano regolatore contro la quale con alcuni cittadini della zona si è fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana. E questo non solo perché l’intervento è di grande impatto ambientale (sono previsti capannoni alti 12 metri e edifici di tre piani) ma anche per i gravi rischi per la salute dei cittadini che questo centro può procurare. Qui saranno raccolti e trattati non solo le auto a fine vita, ma anche materiali e rifiuti pericolosi! Come e da chi sarà garantita la sicurezza della salute dei cittadini di fronte ad un centro di queste dimensioni (per esempio in merito all’inquinamento delle falde in un territorio dove ancora il rifornimento idrico è garantito da pozzi privati)? Come è noto pochi mesi fa l’incendio di un centro di rottamazione a Borgo San Lorenzo di soli 2500 mq ha richiesto per lo spegnimento una notte intera e l’intervento dei vigili del fuoco di più province; la nube tossica sprigionata ha creato seri problemi ai cittadini.Forse sarebbe opportuno che la cittadinanza fosse adeguatamente informata della bomba ecologica che si sta per costruire in quest’area!
All’assemblea parteciperanno:
Vincenzo Ramalli, titolare della società Liquid Biogas, per illustrare l’esperienza del centro di rottamazione di Arese(Milano),
prof. Giorgio Pizziolo e due laureande della Facoltà di Architettura per illustrare il progetto di Parco agricolo dell’Oltregreve.Sono stati invitati anche gli assessori competenti di Regione, Provincia e Comune e il Presidente del Consiglio di Quartiere 4.La partecipazione di tutti i cittadini interessati non è solo gradita, ma è anche la condizione principale per la difesa dei valori storico-ambientali dell’Oltregreve.



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